Nove persone in cassa integrazione e un numero – al momento non quantificabile – di assunzioni ferme, oltre a quotidiani disagi per pazienti, famigliari e personale. Sono le dirette conseguenze della mancata apertura dei nuovi spazi commerciali dell’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia. Oggi la Filcams Cgil ha illustrato la situazione, sollecitando risposte.
L’area era stata inaugurata lo scorso 7 settembre, all’interno sono stati creati punti ristoro e nuovi negozi (tra questi anche una lavanderia e un’ ottica). Poche ore dopo il taglio del nastro era stato annunciato un lieve ritardo dovuto agli ultimi adempimenti burocratici.
A un mese e mezzo di distanza però nulla è cambiato e le attività sono ancora chiuse. <Al momento abbiamo nove dipendenti della ristorazione in cassa integrazione a zero ore – ha spiegato Ivan Garganigo, segretario provinciale della Filcams Cgil – senza contare poi – aggiunge – le assunzioni previste per l’apertura dei nuovi punti vendita che sono slittate. Regna l’incertezza>.
<L’azienda ospedaliera e Progetto Nuovo Sant’Anna Srl (società concessionaria della gestione dei servizi ausiliari del presidio) esprimono solidarietà nei confronti dei dipendenti e degli imprenditori per i disagi che si trovano ad affrontare> – si legge in una nota nella quale viene ribadito che <il ritardo è dovuto al prolungarsi dei tempi necessari al completamento delle pratiche autorizzative presso gli enti preposti>.
La stessa società Progetto Nuovo Sant’Anna peraltro sta subendo pesanti conseguenze economiche per il mancato introito degli affitti degli spazi. Mentre dal canto suo il presidio di San Fermo non riesce ad offrire una serie di servizi a pazienti e personale.
<Si sta facendo il possibile per sollecitare un rapido completamento dell’iter autorizzativo – si legge ancora nel comunicato da diffuso da Azienda Ospedaliera e Progetto Nuovo sant’Anna nel quale si sottolinea la collaborazione da parte degli enti coinvolti>. <Confidiamo – dice infine la nota – si possa arrivare a un perfezionamento di tutti gli adempimenti necessari entro il mese di novembre>.
<Speriamo che la situazione possa evolvere in modo positivo nei tempi indicati – il segretario della Filcams Cgil – in caso contrario valuteremo eventuali azioni da mettere in campo>.