Le strutture ricettive sul lago di Como sono tutte aperte, dai grandi alberghi ai piccoli bed & breakfast, attesi nell’immediato i turisti di prossimità seguiti –si spera al più presto- dagli ospiti internazionali, da Regno Unito e Stati Uniti in particolare. “Le prenotazioni stanno entrando -spiega Giuseppe Rasella della Camera di Commercio di Como e Lecco- è evidente purtroppo che il 2021 è comunque già compromesso, segnato dalle restrizioni dei mesi precedenti per cui ci auguriamo una ripartenza già da quest’anno, ma sarà immaginabile prevedere dal 2022/2023 una vera ripartenza sui numeri del 2018/2019, che sono stati i numeri migliori in assoluto sul Lago Di Como: parliamo di 4 milioni e 700mila visitatori che hanno visitato il Lario sia in provincia di Como che in provincia di Lecco”.
Magoni: “Il prezzo più alto l’hanno pagato le città d’arte”
Ripartire anche attraverso nuove iniziative che coinvolgano no soltanto le più note locali turistiche, l’obiettivo della Regione, come spiega Lara Magoni, assessore al Turismo di Regione Lombardia: “Il prezzo più alto a livello turistico l’hanno pagato senz’altro le città d’arte, proprio per questo motivo il prossimo bando che metteremo in campo sarà una promozione rivolta alle nostre città capoluogo, portandosi appresso le destinazioni limitrofe”.
Variante della Tremezzina
Intanto in provincia di Como si guarda al cantiere della variante della Tremezzina, che richiederà la chiusura della Strada Statale Regina, come spiega il Sottosegretario di Regione Lombardia Fabrizio Turba: “L’idea è della chiusura ma di fare il più presto possibile e di far passare questi 4 mesi, magari anche non 4 ma anche solo tre, e di mettere in campo tutti gli strumenti affinché ci si possa spostare comunque e by-passare questo periodo. Si auspica comunque che questa parte dell’intervento sarà nel periodo invernale, dove ci sarà meno turismo e dove si creeranno meno disagi”.