L’importante attività svolta durante la fase più critica della pandemia e l’attenta attività di vigilanza nei confronti della attività economiche in difficolta, facili prede per la criminalità organizzata, ne ha parlato oggi il comandante provinciale della guardia di finanza di Como, Giuseppe Coppola, in occasione del 247° Anniversario della fondazione del corpo, giornata celebrata con una cerimonia contenuta nel rispetto delle norme anti Covid, iniziata con la resa degli onori alle vittime del dovere e la deposizione della corona d’alloro al Sacrario di Palazzo Terragni, durante la quale è stato presentato il bilancio dell’attività svolta nel 2020, anno segnato dall’emergenza coronavirus.
La guardia di finanza impegnata nelle fasi più critiche della pandemia
“Gli effetti della pandemia -spiega il comandante- li abbiamo visti soprattutto nel periodo più caldo tra marzo e giugno, dove necessariamente abbiamo interrotto le attività amministrative e di natura tributaria per poter lavorare con le altre forze di polizia al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica. Tuttavia le indagini di polizia giudiziaria e gli approfondimenti che ci vengono richiesti sia dall’Autorità Giudiziaria ordinaria che da quella contabile non potevano e non dovevano avere rallentamenti”.
Rischio infiltrazioni: “Siamo sentinelle”
Gli effetti dell’emergenza sanitaria sull’economia hanno però esposto molte attività in difficoltà economica a diventare facili bersagli della criminalità organizzata. “Noi siamo da questo punto di vista come polizia economico finanziaria, interessati e sentinelle su questi temi -continua il comandante Coppola-, dico sempre ai cittadini che per qualsiasi necessità noi siamo sempre a disposizione, ma non serve solo questo: è necessario da parte nostra un’attività di analisi, sempre, costante, per prevenire quelli che possono essere i fenomeni di infiltrazione su questo territorio.”