Lunedì sarà un giorno cruciale per l’eterna e complicata vicenda delle paratie di Como: il Comune dovrà rispondere alle contestazioni dell’anticorruzione sul cantiere. Il 5 ottobre, infatti, scade della proroga concessa dall’Anac a Palazzo Cernezzi. Il passaggio è fondamentale per chiarire se e quando si sbloccherà finalmente il cantiere del lungolago. E proprio lunedì mattina è stata convocata una riunione straordinaria della giunta. «L’incontro è stato fissato per condividere il documento che dovremo poi inviare all’Anac», spiega il sindaco di Como Mario Lucini. Una volta conclusa la discussione, il materiale redatto nelle scorse settimane sarà inviato a Roma. «Trasmetteremo i documenti, non andremo a consegnarli di persona perché non è necessario», aggiunge il primo cittadino, che poi preannuncia un incontro con la stampa per spiegare i contenuti del documento. L’Autorità Nazionale Anticorruzione aveva avviato un’istruttoria per verificare la correttezza della variante sulle paratie definita dall’attuale amministrazione. Un documento che dovrebbe portare alla riapertura del cantiere e alla conclusione dei lavori. Gli ispettori dell’Anac, che hanno effettuato anche un sopralluogo sul lungolago, hanno redatto un verbale con numerose contestazioni, soprattutto sulla eventuale necessità di procedere a una nuova gara d’appalto per la variante. La parola è poi tornata poi al Comune, che ha lavorato per rispondere alle richieste dell’Anac. L’attesa ora è tutta per il responso che arriverà dalla Capitale.