Duro botta e risposta sui social tra il consigliere comunale Alessandro Rapinese (Lista Rapinese sindaco) e il nipote di Alida Valli, Pierpaolo De Mejo. Non si placa a distanza di giorni il vespaio di polemiche nato dopo la bocciatura in consiglio comunale a Como della mozione di Fratelli d’Italia (votata anche da Pd e Svolta civica) che voleva intitolare una parte di lungolago all’attrice Alida Valli, lariana di adozione, nel centenario della nascita.
Su Facebook si consuma lo sconto dopo che il consigliere Rapinese posta il suo intervento della riunione consiliare scrivendo: “ Il nipote di Alida Valli si dice indignato perché il Consiglio Comunale di Como non ha dedicato un pezzo del lungolago a sua nonna. Sconcertante. Pretendere la dedica alla propria nonna di una passeggiata sul lago più bello del mondo mi pare di un’arroganza inaudita”.
“Dire le bugie non sta bene, soprattutto quando si fa politica”, è la replica del nipote della diva. “Io non ho preteso nulla ho solo espresso il mio stato d’animo: ho detto di essere indignato e deluso – spiega De Mejo – Sono indignato e deluso dall’inconsistenza e dalla superficialità delle sue motivazioni e perché fa dell’ignoranza un vanto (“Alida Valli? Non sapevo neppure chi fosse”). È triste che l’Arte venga strumentalizzata per fare i dispettucci agli avversari politici e perché ha ridotto il livello della discussione a un video da bar sport in cui esulta per la sconfitta dei suoi avversari come al termine di una partita all’oratorio”.
Sulla questione è intervenuto anche il Pd di Como. “Oltre all’oggetto della mozione e all’esito della votazione, è comunque assurdo vedere la spaccatura interna alla maggioranza aprirsi sempre di più. Pur di dare sfogo a delle ridicole faide intestine al centrodestra, sono in grado di dividersi su tutto, anche su questioni tutto sommato semplici come l’intitolazione di un luogo pubblico a una figura di ampia rilevanza culturale e artistica”, dichiara il capogruppo del Partito Democratico in Comune a Como, Stefano Fanetti.
“Per Alida Valli sono forse stato il primo a stimolare la maggioranza alla riflessione (pur non avendo partecipato al dibattito Comunale per motivi professionali) sulla non congruità, a Como, di ricordarla attraverso l’intitolazione di una via, di una piazza o di una passeggiata – spiega Francesco Brenna della Lista Insieme per Landriscina – Questa, a mio avviso, è stata una proposta troppo politica fintamente ammantata di “cultura”. Alida Valli con Como ha poco a che fare: certo, qualche periodo trascorso, un fidanzato sfortunatamente mancato in azione di guerra, ma per il resto, la sua carriera è altrove”.
In attesa di dietro front del Comune, la città di Como dovrà accontentarsi della proiezione del film documentario “Alida” a Villa Olmo il 27 luglio.