La variante Delta del Coronavirus spaventa. I contagi calano in Italia, ma la variante indiana, identificata come “Delta”, obbliga a non abbassare la guardia. Sono 81, al momento, i casi riscontrati in Lombardia, nessuno nel Comasco e nel Varesotto, come fanno sapere dall’Ats Insubria.
“I casi di variante indiana sono sporadici in tutta la regione, non c’è un territorio dove sono stati rilevati più casi rispetto a un altro”, ha spiegato il professor Fabrizio Maggi, direttore del Laboratorio Microbiologia dell’Asst 7Laghi e docente all’Università dell’Insubria. “Nel nostro laboratorio abbiamo rilevato due casi a fine maggio. Si tratta comunque di una variante da attenzionare – continua il professore – Come accaduto per quella inglese e brasiliana, anche in questo caso potrebbe avere tra le diverse caratteristiche quella relativa a una maggiore capacità di essere trasmessa. Se più facilmente trasmissibile diventa di conseguenza anche la più prevalente sul territorio”. Poi Maggi ha aggiunto: “Oggi però abbiamo una variabile che prima non c’era, si può infatti contare su un’ampia fetta di popolazione vaccinata anche con la seconda dose e la vaccinazione appunto dovrebbe contribuire a ridurne la diffusione”.
Ad oggi la variante inglese è quella più diffusa in Lombardia, con il 68%, seguita da quella brasiliana 1,1% e dalla sudafricana 0,3%”.
“Le varianti esistono perché il virus si trasmette e si modifica. Oggi non ci sono varianti resistenti al vaccino, ma senza dubbio dobbiamo studiare come mutano rispetto al farmaco – ha sottolineato ancora il direttore del Laboratorio Microbiologia dell’Asst 7Laghi che sul vaccino poi ha concluso – Si sta parlando di una terza dose perché con il tempo si riduce la protezione degli anticorpi. Come avviene per l’influenza ogni anno ci si dovrà vaccinare e i vaccini dovranno essere modificati. Magari si potrebbe pensare a un unico farmaco per l’influenza e per il Coronavirus”.
In Lombardia la variante Delta è stata riscontrata nell’1,2% circa delle 5.841 genotipizzazioni effettuate, a giugno nel’1,1% del totale sino ad ora esaminato di 786. Da Regione intanto arriva la rassicurazione: “La situazione è sotto controllo”.