Casinò di Campione d’Italia, nuovo passaggio in tribunale a Como in vista della decisione sul futuro della casa da gioco. La società di gestione ha presentato il piano di concordato con le integrazioni chieste nella precedente udienza.
Il Tribunale in composizione collegiale, con il presidente Ambrogio Ceron e i giudici Marco Mancini e Annamaria Gigli dovrebbero ora sciogliere la riserva. La decisione è attesa nei prossimi giorni. Se il piano venisse accolto la società di gestione potrà provare a far ripartire il Casinò. Diversamente sarà ribadito il fallimento.
Dopo l’udienza del 17 maggio scorso, il Tribunale si era riservato e aveva poi indicato la data di oggi come termine per avere un’ulteriore integrazione al progetto di salvataggio della casa da gioco già depositato dai gestori.
Il processo bis per il fallimento del Casinò segue l’annullamento, per vizi di forma, della prima sentenza, quella che aveva portato alla chiusura della casa da gioco. In discussione c’è il piano di concordato proposto dalla società di gestione del casinò per evitare il nuovo crack, chiesto invece dalla procura di Como che nell’ultima udienza avrebbe evidenziato alcune criticità sulla effettiva fattibilità del piano di riapertura.
Il concordato prevede la riassunzione di circa 175 persone delle 500 prima in servizio al casinò e un nuovo accordo molto meno oneroso con il Comune di Campione d’Italia.