Pavimenti divelti, pozze d’acqua, controsoffitti pericolanti, muffa, biciclette smarrite depositate in un locale che sembra ormai dimenticato, vetri rotti. Dopo settimane di attesa, il Comune di Como ha aperto le porte del palazzetto di Muggiò alla stampa. I segni del tempo e dell’abbandono sono sotto gli occhi ad ogni passo, come i danni provocati dalle infiltrazioni d’acqua, da rami e alberi che si sono abbattuti sulla struttura ma anche dall’accumulo di polvere e sporcizia. Uno dei locali è stato utilizzato come deposito di biciclette smarrite. Sui mezzi ci sono codici e numeri identificativi, ma l’immagine è quella di materiali dimenticati, come altri scatoloni contenenti strumenti delle farmacie comunali, vecchie calcolatrici, macchine per scrivere e videocassette d’altri tempi. Davanti alle tribune su quello che un tempo era un terreno per sfide sportive, coperte da teloni di plastica sono accatastate le cucine della Fiera di Sant’Abbondio.
Oltre tre anni dopo l’annuncio di un finanziamento regionale per rifare il palazzetto di Muggiò intanto, non ci sono certezze sulla nuova struttura e sui tempi di realizzazione