“Quali sono le future intenzioni dell’amministrazione cittadina sui tempi per indire una nuova gara di appalto e quando sarà convocata la commissione ad hoc per fare chiarezza sul bando annullato”. Sono gli interrogativi del consigliere del Gruppo Misto, Ada Mantovani che, in consiglio comunale, torna a incalzare la giunta sul pasticcio della gara di appalto per affidare i lavori della bonifica dell’area ex Ticosa.
A rispondere ai quesiti del consigliere è stato il sindaco, Mario Landriscina: “Il ricorso al Tar della prima classifica alla gara, la società Eco.ste.ma, è stato notificato al Comune il 20 aprile scorso ed è stato promosso per ottenere l’annullamento del provvedimento con cui il primo classificato è stato dichiarato decaduto dall’aggiudicazione del bando – ha detto il primo cittadino – È da ritenere che l’annullamento della procedura di gara e degli atti consequenziali abbia determinato la sopravvenuta carenza di interesse e la cessata materia del contendere, perché l’annullamento della gara implica anche l’annullamento degli atti conseguenziali tra cui l’aggiudicazione e quindi anche la decadenza – poi ha concluso – La decisione di agire in autotutela rientra nell’esclusiva sfera di competenza del dirigente del settore”.
Intanto resta ancora senza risposta la domanda che riguarda i tempi per indire una nuova gara di appalto e completare così l’ennesimo passaggio di una bonifica infinita: l’ultima porzione di terreno la cosiddetta “cella 3”.
Infine sulla convocazione di un commissione di inchiesta per capire quali siano stati gli errori commessi nella redazione della gara e le conseguenti responsabilità è intervenuto il presidente della Commissione I Affari generali e Bilancio, Matteo Ferretti capogruppo in consiglio comunale di Fratelli d’Italia: “Ho intenzione di convocare la commissione per la Ticosa”. Sulle modalità ha poi aggiunto: “Chiederò ai componenti della commissione se convocare la riunione a porte aperte o chiuse”.