Il destino della variante della Tremezzina è nelle mani di un gruppo di tecnici: i componenti della commissione regionale per i beni paesaggistici della collina e dei grandi laghi dovranno decidere, entro pochi giorni, se confermare o meno il parere negativo della Soprintendenza sull’opera.
Della commissione fanno parte di diritto l’assessore regionale all’Ambiente, Claudia Terzi; il direttore regionale per i beni culturali e il paesaggio; il soprintendente per i beni architettonici e per il paesaggio e il soprintendente per i beni archeologici competenti per territorio; i dirigenti regionali dell’unità organizzativa e della struttura competente in materia di paesaggio. Oltre ai funzionari di Regione e Soprintendenza, siedono in commissione anche 4 esperti provenienti dal mondo accademico e delle professioni: Roberto Bolici, docente di tecnologia dell’architettura al Politecnico di Milano; Domenico Palezzato, architetto lecchese esperto di tutela ambientale e di paesaggio; Ivana Passamani, docente all’Università di Brescia nel corso di laurea specialistica in Ingegneria Ambiente e Territorio; Alberta Cazzani, professore associato al Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano.
Sono queste le persone che decideranno il destino della variante della Tremezzina. Se dovessero dire no al progetto, confermando il parere dato dalla Soprintendenza in sede di conferenza dei servizi, nulla potrebbe salvare l’opera attesa da anni in Centrolago.