In provincia di Como una casa Aler su dieci è vuota, la maggior parte a causa di carenze manutentive. In particolare, sono 329 gli alloggi dell’Azienda lombarda per l’edilizia residenziale sfitti nel Comasco, secondo i dati di ottobre 2020, su un patrimonio complessivo di 2.990 case: di questi, 90 sono pronti per essere assegnati, mentre 239 in attesa di interventi di sistemazione. La maggior concentrazione di appartamenti vuoti è nel capoluogo, dove se ne trovano 50 pronti e 153 che ancora attendono di essere recuperati.
“Si potrebbe dare un tetto a centinaia di famiglie comasche, – interviene il consigliere regionale del Pd, Angelo Orsenigo – oltre che ad anziani o persone sole e in difficoltà che in questi mesi vivono con l’acqua alla gola le conseguenze della crisi economica portata del Covid-19. Servono delle modifiche urgenti alla legge regionale – prosegue il consigliere – È fondamentale che la Lombardia corra ai ripari per evitare l’inasprirsi della crisi abitativa”.
Durante l’ultima seduta del Consiglio regionale, il Partito democratico ha avanzato delle richieste in merito, a partire dalla cancellazione dei limiti sulle quote di alloggi destinati agli indigenti che hanno subito uno sfratto da un alloggio privato. “Proposta che però il Consiglio ha bocciato. – spiega Orsenigo – Al momento la Regione prevede di fornire una soluzione a solo il 20% delle domande di questo tipo”.
Sono stati comunque fatti alcuni passi avanti. “Abbiamo impegnato la Lombardia a garantire le risorse per alloggi idonei per i cittadini con disabilità. – conclude il consigliere dem – Siamo inoltre riusciti a ottenere il blocco temporaneo delle lettere di decadenza di migliaia di famiglie lombarde che vivono negli alloggi popolari e che per la Regione sono diventate troppo ricche per restarvi, magari dopo aver ricevuto una liquidazione al momento del pensionamento. Per loro l’impegno è quello di rivedere al rialzo le soglie di reddito nella ormai prossima modifica del regolamento”.