Botte, strattoni, spintoni. Maltrattamenti che, secondo l’accusa, sarebbero continuati per sei mesi. E dei quali dovrà rispondere un 54enne di Como, residente nel quartiere di Sagnino. A chiedere aiuto è stata una 64enne, che si era rivolta anche a Telefono Donna, l’associazione che tutela le donne dalle violenze di ogni tipo. Nel fascicolo infatti è stata inclusa anche una relazione compilata dall’associazione di volontariato comasca.
Le segnalazioni dei maltrattamenti erano iniziate il 30 dicembre del 2019, e sono poi proseguite con frequenza fino al 20 giugno del 2020. Il marito dovrà rispondere davanti a un giudice, poiché il pubblico ministero Giuseppe Rose ha chiesto il rinvio a giudizio. L’udienza deve ancora essere fissata.
La moglie, in questi mesi di violenze, era finita anche al pronto soccorso con una prognosi di 15 giorni per un evidente ematoma e per un trauma distorsivo alla cervicale. Tra le accuse si parla di spintoni contro il muro, strattoni e percosse proseguite per circa sei mesi.