La famiglia, gli amici, il mondo delle istituzioni e delle associazioni nelle quali era impegnato in prima linea. Tutti riuniti oggi nella basilica del Crocifisso di Como per l’ultimo saluto all’avvocato Roberto Simone scomparso a causa di una grave malattia domenica 25 aprile. Lascia la moglie Anna Pontiggia e le due figlie Federica (a sua volta avvocato) e Francesca (pediatra). Notissimo in città non solo per l’attività forense, nella sua carriera ha ricoperto numerosi incarichi politici e nei club di servizio.
“Più che un’omelia, un discorso tra me e Roberto con voi partecipi di questa riflessione” ha detto don Giuseppe Corti raccontando aneddoti e momenti di vita vissuta.
Il cordoglio dell’amministrazione comunale nelle parole del sindaco di Como, Mario Landriscina.
In molti hanno voluto rendere omaggio oggi al lavoro di Roberto Simone e alla sua opera. In primis la sorella “Voglio solo dire quanto sono orgogliosa di lui e di tutto quello che ha fatto, oggi ne abbiamo avuto ancor di più la prova” ha detto.
Molto impegnato nei Lions, ricopriva il prestigioso ruolo di Governatore del Distretto 108 Ib1, che raggruppa 90 club e più di 2.500 soci.
Il presidente del Lions Club Como Host, Walter Gatti, è tornato al giorno della scomparsa e a quanto lascia in eredità. “Ci ha lasciato il 25 aprile un giorno simbolico per quei diritti inviolabili dell’uomo su cui ha speso il proprio impegno sociale accanto a quello professionale – ha sottolineato – faremo fatica ad abituarci all’assenza della sua voce baritonale che induceva all’ascolto ma la sentiremo lo stesso a monito dell’impegno e della determinazione nel nostro lavoro”.