Futuro della piscina di Muggiò, si è riunita nel pomeriggio la commissione consiliare II di Palazzo Cernezzi per fare il punto sull’impianto natatorio chiuso dall’estate del 2019.
“E’ stata una riunione proficua”, è il commento che arriva dal presidente della commissione seconda, il consigliere di Forza Italia, Luca Biondi.
In commissione i consiglieri hanno potuto visionare e discutere del progetto dei privati, ossia la proposta di partenariato pubblico-privato della società Nessi & Majocchi per rifare ex novo la struttura olimpionica.
Come da indicazione del segretario generale di Palazzo Cernezzi la commissione si è svolta a porte chiuse, hanno infatti partecipato soltanto i consiglieri che fanno parte della seconda commissione e inoltre è stato possibile discutere soltanto l’aspetto tecnico del progetto e non quello economico.
“Tutte le richieste dei consiglieri sono state soddisfatte – continua Biondi che aggiunge – Ora la discussione si sposta in giunta, sarà l’amministrazione a decidere quale strada intraprendere per riaprire la piscina”. Il riferimento è alle due possibilità che il Comune di Como ha di fronte per riaprire l’impianto: da una parte la perizia tecnica per una riapertura parziale e dall’altra la strada del progetto privato per rifare completamente l’intero impianto natatorio.
Nel caso in cui l’amministrazione decidesse di snellire i tempi e assegnare la gestione della piscina passando per un affidamento diretto potrebbe procedere con un nuovo contratto di gestione con la Federazione Italiana Nuoto oppure incaricare una sua società partecipata, come Como Servizi Urbani. Su quest’ultima ipotesi il consigliere Biondi dice: “Oggi mi sembra prematuro parlare dell’argomento relativo alla gestione, aspettiamo che la giunta decida cosa fare”.
Infine se passasse la strada privata, la più accreditata al momento, per riaprire la piscina ci vorrebbero due anni: uno per la parte burocratica che riguarda la gara di affidamento lavori e l’altro per gli interventi di realizzazione.