La prima, e fino a ieri, unica retrocessione della Pallacanestro Cantù risale al 1994. Una storia gloriosa alle spalle e un futuro da scrivere. Nel mezzo il presente con i dubbi e le perplessità dei tifosi e i canturini.
Oggi siamo andati nella Città del Mobile: le preoccupazioni non sono legate solo al fronte sportivo ma anche al futuro palazzetto. Su questo punto però arrivano le rassicurazioni del sindaco, Alice Galbiati, che risponde anche da tifosa. “L’iter procede e va avanti in parallelo, si deve guardare a questo progetto come una rinascita perché potrà dare in futuro un sostegno per la società” Queste le prime parole del sindaco che, come tutti a Cantù, ha seguito ieri sera il match contro Bologna. “Bisogna prendere atto che la stagione è stata questa ma la storia ci insegna che sappiamo rialzarci. la società e il territorio ci aiuteranno a tornare in alto” spiega Galbiati.
Tornando al palasport, per ricapitolare, entro la fine di maggio verrà presentato il piano definitivo, con l’obiettivo di rispettare il cronoprogramma previsto e avviare il cantiere per la costruzione ad ottobre. “Il procedimento prosegue senza intoppi e seppur molto dispiaciuti per la retrocessione non impatterà in alcun modo, anzi – ribadisce Galbiati – potrà essere di slancio”.