La gestione indiretta dell’asilo nido di Lora è stata al centro della seduta del consiglio comunale di ieri mentre i sindacati avevano organizzato un presidio virtuale contestando la strada presa dall’amministrazione e spiegando che “non assumendo personale la giunta aveva già deciso 3 anni fa di esternalizzare il servizio”.
In aula il confronto è stato acceso. Ed è partito proprio dalla carenza di personale e dalle assunzioni in questo settore. Critiche sono state espresse da Pd, Svolta Civica, 5 Stelle e in particolare da Civitas che – in sintesi – vede in questa azione il tentativo di smantellare un servizio.
Un assist al percorso intrapreso dall’assessorato alle Politiche educative guidato da Alessandra Bonduri, è arrivato dal consigliere Alessandro Rapinese che si è detto “favorevole all’esternalizzazione” e ha citato molte realtà italiane dove questo sistema funziona.
Di fatto la gestione indiretta vorrebbe dire passare ai privati ma con il controllo e la supervisione del Comune e proprio i criteri della gestione e il ruolo di Palazzo Cernezzi sono stati al centro della commissione consiliare nei giorni scorsi. Il nido di Lora da tempo è sottoutilizzato e l’obiettivo dichiarato dall’amministrazione – e ribadito ieri sera dall’assessore – è continuare a garantire il servizio per il quartiere con la collaborazione pubblico-privato. L’assessore Bonduri in consiglio comunale ha difeso la scelta, ha confermato che è stato possibile assumere 5 educatrici a tempo indeterminato “quelle che potevamo assumere” – ha precisato – e chiarito cosa accadrà se la gara andasse male e non dovesse quindi concretizzarsi la gestione indiretta “Se la gara andasse male, terremo ancora per un po’ il servizio in house grazie al lavoro e alla forza delle educatrici” ha concluso.