Ricavi derivanti dalla vendita dei biglietti dimezzati e utile netto di 4,5 milioni rispetto a 5,1 milioni dell’esercizio precedente: l’assemblea dei soci di Asf Autolinee ha approvato il bilancio 2020, che ha risentito in modo significativo della situazione legata all’emergenza sanitaria. L’impatto è stato molto rilevante sulla gestione del servizio pubblico e sull’organizzazione dell’impresa, che ha dovuto essere adattata via via alle mutevoli condizioni esterne. In vista del ritorno in classe di un’altra fetta di studenti a partire dal prossimo 26 aprile, la società ad esempio aumenterà ulteriormente l’attuale offerta con l’aggiunta di oltre 20 corse, arrivando al massimo livello di servizio mai raggiunto.
Come detto, i ricavi derivanti dalla vendita dei titoli di viaggio si sono dimezzati per effetto della pandemia, passando rispetto all’esercizio precedente da 18 milioni a 8,6 milioni. Al contempo, sono diminuiti i costi, passati da 44,7 milioni a 37,8 milioni, anche per una minore incidenza del personale, che nel periodo di riduzione del servizio ha usufruito delle ferie e del fondo bilaterale di solidarietà.
A partire dagli ultimi mesi del 2020, la società ha proseguito il proprio piano di assunzioni e formazione del personale manutentivo e di guida, “con l’obiettivo – spiegano – di potenziare l’organico e garantire un livello adeguato di servizio”.
Per far fronte all’emergenza, i soci di Asf hanno deciso di non distribuire dividendi sull’utile d’esercizio.