La provincia di Como si sta organizzando per il ritorno in classe di tutti gli studenti a partire da lunedì prossimo ma è una corsa contro il tempo e non mancano le criticità.
Botta e risposta Fontana-Orsenigo
Le difficoltà locali sono le stesse che si stanno registrano in tutta la Lombardia, tanto che il governatore, Attilio Fontana, è oggi intervenuto sull’argomento. “E’ insostenibile far tornare tutti gli studenti in classe mantenendo i trasporti al 50%” ha detto innescando le reazioni dell’opposizione. “Ha avuto mesi e mesi per riorganizzare il servizio ma non ha fatto nulla – ha detto il consigliere del Pd, il comasco Angelo Orsenigo – Regione Lombardia si è fatta trovare ancora una volta impreparata, coinvolga urgentemente le aziende private per integrare il servizio con autobus turistici”.
Si parte con il piano previsto per il ritorno del 75%
Le preoccupazioni principali sono, infatti, legate al trasporto pubblico e alle misure di sicurezza – in primis le distanze da rispettare – all’interno degli istituti. Mancano le linee guida del governo – punto di partenza fondamentale – che arriveranno con il prossimo decreto.
Intanto sul Lario si lavora già da giorni e oggi si è riunito in videoconferenza l’apposito tavolo della Prefettura: da lunedì si parte con il piano – già studiato nei mesi scorsi – e calibrato sul ritorno in aula al 75% con accorgimenti specifici sulle linee di autobus più frequentate e che erano già vicine all’occupazione del 50%.
Alle scuole vengono chieste ancora le misure già previste, quindi ingressi e uscite scaglionati, flessibilità e gradualità.
“Non possiamo che partire così, ci si consenta il rodaggio di una settimana, dice Elisabetta Patelli che partecipa al tavolo in rappresentanza dell’ufficio scolastico. “Tutto il resto è da mettere a regime non appena avremo la normativa di riferimento – aggiunge – stiamo lavorando tutti nella stessa direzione per il ritorno del 100% degli alunni in presenza ma le scuole devono sentirsi serene a partire con un margine di flessibilità”. Al di là dei trasporti l’altro grande tema è proprio la capienza delle scuole per questo motivo entro questa settimana Patelli vuole organizzare una riunione con i dirigenti. “Raccogliamo le difficoltà di molti istituti a superare il 75% in termini di spazi e di organizzazione interna” chiude.
“Se noi dovessimo tenere il 50% di capienza sui mezzi, non è escluso che si facciano intervenire anche aziende private con pullman turistici. Si tratta però di un passaggio non immediato, che non si poteva mettere in atto già da lunedì. Non sarà comunque un salto nel buio. Partiamo da un piano che ha già funzionato per fare eventuali correttivi” assicura infine Angelo Colzani, presidente dell’Agenzia trasporto pubblico locale di Como, Lecco e Varese.