Qualcosa si muove, ma in via provvisoria sono stati aggiudicati soltanto immobili e terreni per poco più di 286mila euro.
Sono scaduti nelle scorse ore i bandi per l’alienazione di immobili e terreni – appunto – di proprietà dell’azienda ospedaliera Sant’Anna. La procedura è gestita da Infrastrutture Lombarde, la Spa di Regione Lombardia che si è occupata anche della costruzione del nuovo ospedale. Le gare da poco chiuse (dopo una proroga di un mese) non comprendono il compendio di via Napoleona, ma un lungo elenco di edifici e aree dislocate sul territorio.
Quello che il Sant’Anna sta cercando di dismettere è un patrimonio (fatto per lo più di lasciti e donazioni) che ammonta a 15 milioni di euro. La vendita è finalizzata a fare cassa, l’operazione però è andata a rilento a causa soprattutto di un mercato immobiliare che viaggia ancora a velocità ridotta.
Per quanto riguarda i due bandi (chiusi il 28 luglio) che comprendono fabbricati e terreni sono stati aggiudicati provvisoriamente beni per poco più di 286mila euro: tra cui l’immobile di via San Carpoforo 1 (per poco più di 195mila euro) e altri terreni agricoli o boschivi.
Pur avendo ricevuto manifestazioni di interesse, richieste di informazioni e di sopralluogo sono andati invece deserti gli altri due bandi uno dei quali comprende il complesso di via Vittorio Emanuele 112 in parte anche di proprietà dell’Asl.
Per tutto ciò che non è stato venduto si potrà procedere con un nuovo bando oppure prevedere trattative provate.
Un piccolo passo è stato fatto, ma ancora molto resta da fare.