Bonifica dell’area Ticosa di Como, si riparte daccapo e in questo caso la maledizione che accompagna la zona dismessa non c’entra nulla. Il bando per l’appalto dei lavori è stato annullato dal Comune di Como a causa di “vizi nella documentazione della gara bandita alla fine di febbraio 2020”, come riporta una nota Palazzo Cernezzi. Si tratta di errori rilevanti di carattere sia formale (come la mancata pubblicazione in Gazzetta Ufficiale di modifiche essenziali ai documenti di gara intervenute nel corso della procedura) sia sostanziale (erronea configurazione dei requisiti di legge previsti per lo smaltimento di rifiuti speciali).
In sostanza il bando uscito dagli uffici comunali è sbagliato, ora è tutto da rifare.
Slitta così l’ennesimo passaggio di una bonifica infinita: l’ultima porzione di terreno la cosiddetta “cella 3”, l’area che si trova dietro all’edificio della Santarella. I costi intanto sono più che raddoppiati così come i tempi, servono infatti altri 5 milioni per eliminare l’amianto all’interno dell’ultima cella e la partenza dei lavori viene fissata entro la fine del 2019. Non sarà così.
Intanto gli errori presenti nel bando sono emersi soltanto dopo il ritiro da parte della ditta che si era aggiudicata la gara, un’associazione temporanea d’impresa. Un passaggio, quest’ultimo, che aumentato i costi di 280mila euro e allungato ulteriormente i tempi.
Nel momento in cui i tecnici hanno svolto le verifiche sui partecipanti seguenti in graduatoria, sono saltate fuori le anomalie che hanno portato il Comune alla drastica decisione: la gara d’appalto indetta a febbraio 2020 sarà annullata.
“Ieri è stata inviata a tutti i concorrenti collocati nella graduatoria della gara relativa all’affidamento dei lavori di bonifica dell’area ex Ticosa una comunicazione di avvio del procedimento di annullamento della procedura di gara, al fine di consentire ai concorrenti di presentare eventuali osservazioni e/o interessi contrari alla revoca degli atti. Il procedimento verrà concluso entro 30 giorni dalla comunicazione di avvio e l’esito sarà pubblicato all’albo pretorio”, si legge nella nota inviata dall’ufficio stampa del Comune.
Un anno perso e tutto resta ancora fermo. Il Comune non affiderà i lavori della bonifica ma dovrà ripartire con una nuova gara mentre il recupero dell’area resta ormai un miraggio.