Domani, mercoledì 7 aprile, è il giorno del ritorno in presenza per gli studenti fino alla prima media, anche in zona rossa: sono migliaia i bambini e ragazzi che non seguono le lezioni in classe dallo scorso 2 marzo. Come stabilisce il decreto del governo del 1° aprile, dopo un mese di didattica a distanza, dunque, gli alunni di asili, scuole elementari e prima media torneranno in aula. Non cambierà nulla, invece, per gli altri studenti, almeno fino a quando la Lombardia resterà in zona rossa.
E in vista del rientro in presenza, in provincia di Como, i referenti Covid degli istituti del territorio hanno messo a punto con l’Ats Insubria misure più stringenti per cercare di ridurre il rischio di contagio. Le novità riguardano soprattutto l’isolamento fiduciario per i contatti stretti di alunni, docenti e operatori scolastici positivi: in particolare, in caso di un allievo positivo, sono sempre considerati contatti stretti tutti i compagni presenti in classe nei 14 giorni precedenti il tampone o la comparsa dei sintomi.
Per i docenti sono previste norme diverse a seconda del tipo di scuola, con misure più stringenti per nidi, scuole dell’infanzia e primarie. In caso di docenti positivi, la quarantena è prevista per gli alunni ma non per i colleghi, fermo restando che siano state rispettate le misure di prevenzione durante tutto l’orario di lavoro. Al termine del periodo di isolamento fiduciario Ats Insubria inviterà le persone poste in quarantena ad eseguire il tampone di verifica.
A partire da oggi, in Italia rientra in vigore il sistema di divisione in zone. Per la Lombardia – che già era rossa e lo resterà, almeno per ora – non cambia nulla. Non sono più consentite, come è successo nei giorni delle festività pasquali, le visite a parenti e amici. Restano in vigore le regole della zona rossa.