In vista del prossimo Dpcm, Confartigianato Como, Cna e Casartigiani si mobilitano a sostegno del settore Benessere, promuovendo una petizione per la riapertura delle imprese anche in zona rossa. “Un provvedimento – dicono – che possa aiutare ad arrestare il dilagare dell’abusivismo. La chiusura delle attività legali, infatti, sta incentivando il lavoro a domicilio da parte di soggetti che si improvvisano parrucchieri ed estetisti ma non ne posseggono i requisiti professionali e non rispettano le norme di sicurezza per poter svolgere l’attività né tantomeno i protocolli anti Covid adottati dal Governo, contribuendo in tal modo alla diffusione del virus”.
Secondo i rappresentanti della categoria, “procrastinare la chiusura delle attività rappresenterebbe una condanna a morte per molte imprese del settore. A tutela di clienti e dipendenti, i saloni di acconciatura e i centri estetici si sono dotati di tutte le garanzie per riaprire in sicurezza”. Confartigianato, Cna e Casartigiani chiedono, dunque, al Governo segnali immediati di attenzione, permettendo alle attività del settore di lavorare in zona rossa.
In grossa difficoltà anche le imprese del trasporto persone, che in questi mesi di pandemia hanno accusato un crollo di fatturato superiore al 90%. “Finora il settore ha beneficiato di pochissimi interventi mirati – intervengono dalla Cna Lario e Brianza – con risorse del tutto inadeguate ed erogate con ingiustificabile ritardo. Le imprese del comparto – concludono – sono allo stremo”.