La tecnologia dei droni usata in modo innovativo al servizio della sicurezza, della salute e dell’ambiente: è la formula alla base del progetto “Seveso Stream”, che nell’arco del 2021 andrà a censire gli scarichi lungo il fiume Seveso attraverso le province di Milano, Monza e Brianza e Como. Obiettivo è creare un database geo-referenziato degli scarichi, fornendo così alle amministrazioni locali e regionale uno strumento di consultazione da cui muoversi per operare scelte e mettere in campo decisioni operative.
Il progetto è stato presentato oggi in streaming da Palazzo Pirelli dai rappresentanti di Regione Lombardia, Agenzia Interregionale per il fiume Po, Fondazione Lombardia per l’Ambiente, promotori dell’accordo, insieme con Como Acqua, BrianzAcque e Gruppo Cap.
“L’attenzione sul fiume Seveso ricade sempre nel caso di episodi di esondazione – è intervenuto l’assessore regionale a Territorio e Protezione Civile, Pietro Foroni – In questo caso vi è una visione più ampia, che riguarda la pulizia delle acque, con l’obiettivo della messa in sicurezza e della valorizzazione a fini naturalistici, paesaggistici, per investire su quelle aree e renderle attrattive. Normalmente, il censimento degli scarichi viene compiuto attraverso sopralluoghi sugli alvei. Attività difficoltose, che comportano impiego di risorse, tempo ed energie piuttosto elevato, senza contare l’impossibilità di raggiungere tutte le aree. Con Seveso Stream l’impiego del drone permette di raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili, individuando gli scarichi nei tratti monitorati”.
Il drone sorvola dunque l’alveo al livello dell’acqua e quando individua lo scarico si avvicina e fotografa.
“Il Seveso viene tristemente ricordato come “fiume nero” – è intervenuto il presidente e amministratore delegato di Como Acqua, Enrico Pezzoli – Con questo progetto vogliamo sfatare questo mito per consegnare un ambiente più pulito alle generazioni future”.