La piscina di Muggiò finisce ancora una volta al centro della polemica. Durissimo lo scontro che si è consumato ieri sera in consiglio comunale tra Alessandro Rapinese (capogruppo della Lista Rapinese Sindaco) e l’assessore allo Sport di Palazzo Cernezzi, Marco Galli.
L’attacco del consigliere Rapinese
Dopo il presidente della Pallanuoto Como, Giovanni Dato, che aveva chiesto le dimissioni dell’assessore ora è la volta del consigliere Rapinese che chiede un passo indietro: “Per una questione di decoro mi farei da parte – ha detto Rapinese in consiglio riferendosi a Galli – Lei ha detto che ha negoziato per il rinnovo della convenzione con la FerderNuoto per due anni e poi si è accorto che mancava il quadro economico. Lo riteneva forse un dettaglio?” .
Poi il consigliere incalza: “A fine 2020 chiedeva quali erano i motivi per cui avete chiuso la piscina e quali erano gli interventi necessari. Lei è da quattro anni alla guida di questo Comune e da due anni la piscina è chiusa perché cercava di negoziare con Fin senza avere gli elementi essenziali – e attacca – Si tolga dai piedi, perché sta costando molto ai comaschi”.
La replica dell’assessore Galli
Secca la risposta dell’assessore allo Sport: “Ricordo al consigliere Rapinese che le piscine e le palestre sono chiuse dal 10 marzo e questo al di là delle mie incapacità nella gestione degli impianti – poi Galli aggiunge – Mi sembra inoltre che le piscine non sono mai state alla sua attenzione, addirittura nel suo programma elettorale 2016-2017 neanche esistevano. Poi si è accorto della piscina di Muggiò e ha deciso di cavalcare quest’onda”.