Il nullaosta dalla Prefettura di Novara è arrivato e i documenti sono pronti. Sarà lo stadio Silvio Piola ad ospitare le prime partite casalinghe del Como, neopromosso in serie B, in attesa che il Sinigaglia diventi all’altezza del campionato cadetto. Finisce così la pazza settimana azzurra, iniziata con i festeggiamenti per la promozione e continuata con l’intenso lavoro per organizzare un campionato diverso dagli ultimi in Lega Pro. Diverso per gli avversari, diverso per le condizioni che vengono richieste allo stadio. Il Sinigaglia, ad oggi, non è adatto. Per poter ospitare le partite degli azzurri dovrà essere messo a norma, per esempio con i tornelli e la riapertura dei distinti. Inevitabile, quindi, la necessità di indicare uno stadio alternativo, da usare per le gare casalinghe del Como in attesa che sul Lario sia tutto pronto. La scelta è ricaduta sul Piola di Novara, che farà da sfondo ai primi impegni degli azzurri, in Coppa Italia e forse per le prime uscite in campionato. Un’esperienza piemontese che, in città, sperano duri il meno possibile. Anzi, l’obiettivo della società è fare in modo che tutto sul Lario sia pronto per il fischio d’inizio della B. La decisione però andava presa entro il 20 giugno, termine ultimo per il deposito, presso la Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi, della documentazione sull’impianto sportivo. Nel frattempo si lavora per il futuro del Sinigaglia. In Comune a Como attendono la documentazione sugli adeguamenti necessari da realizzare per partecipare al campionato di serie B. Quindi verrà convocata la commissione provinciale di vigilanza che dovrà pronunciarsi non solo sulla struttura, ma sugli aspetti legati alla sicurezza e quindi sull’area intorno al Sinigaglia. Per quanto riguarda lo stadio, ormai è noto, in serie B serviranno i tornelli e dovrà essere riaperto un quarto settore, ovvero i distinti, dopo i necessari collaudi. Ad oggi l’obiettivo principale è dare ai tifosi azzurri la possibilità di seguire il Como in casa, sul Lario, e non in Piemonte. Accanto ai ragionamenti sull’immediato, però, continuano quello sul lungo periodo. Se infatti la priorità è mettere a norma il Sinigaglia, in Comune si pensa a una gara pubblica sulla riqualificazione complessiva della struttura.