L’idea è affascinante: trovare il “Mario Draghi” per Como.
Se Matteo Renzi, al netto delle critiche, è l’uomo che ha portato Draghi a Palazzo Chigi, Italia Viva potrebbe portare a Como l’uomo in grado di risollevare le sorti della città.
Una cosa è certa: il partito di Renzi parteciperà alle comunali di Como 2022. Come, e soprattutto con chi, non è ancora noto.
“Il nostro partito ha un anno e percentuali ancora basse – dice Alberto Gaffuri, già sindaco di Albese con Cassano e referente provinciale di Italia Viva – quindi siamo in una posizione di favore. Ma credo che si debba stendere un accordo preventivo: cinque o sei capisaldi che non possono essere messi in discussione dopo le elezioni. Penso alla Ticosa, alla tangenziale, agli impianti sportivi. Sono solamente alcuni esempi. Fatto questo accordo – continua Gaffuri – si può trovare il “Mario Draghi” per Como. Che deve essere ambasciatore della città in Lombardia e nel mondo. E non deve rispondere della buca in via Mentana. Per la gestione dell’ordinario esiste la macchina comunale, che va stimolata e guidata. Il sindaco deve fare il sindaco. Proporre idee, realizzare progetti. Como oggi è ferma su se stessa, non ha visione. Serve un patto con un orizzonte temporale più ampio del quinquennio elettorale”.
Italia Viva, comunque, nel 2022 sarà in lista. “L’ambizione è contribuire – conclude Gaffuri – in che forma e in che modo, è tutto da stabilire”.