Verifiche dell’Asl nell’ex caserma dei Carabinieri di via Borgovico prima dell’arrivo dei migranti: l’Azienda Sanitaria Locale è pronta anche ad attivare un ambulatorio nello stabile, per controllare lo stato di salute degli ospiti.
Mentre sul piano politico l’ipotesi di accogliere gli immigrati nell’ex caserma divide – sabato mattina Fratelli d’Italia organizza un presidio davanti ai cancelli di via Borgovico, su quello istituzionale i soggetti coinvolti iniziano a prepararsi a questa eventualità.
Interpellato sulla vicenda, ieri il governatore regionale Roberto Maroni ha detto di avere <il dovere di verificare i requisiti degli stabili nei quali vengono ospitati i migranti. <Se l’edificio ha questi requisiti bene, altrimenti il posto non va bene>, ha detto Maroni, prima di aggiungere che avrebbe inviato quanto prima l’Asl a effettuare i controlli.
E proprio l’Asl di Como, oggi, interviene sul tema, ricordando che <dallo scorso anno è attivo un protocollo d’intesa che prevede che la Prefettura attivi un intervento di consulenza da parte dell’ASL, ai fini della verifica degli standard di accoglienza con una specifica valutazione delle condizioni igienico-sanitarie delle strutture, oltre alla realizzazione di un sistema che permetta di tutelare la salute della popolazione>.
Poi, un riferimento diretto alle parole del governatore. <In linea con quanto indicato dal presidente Maroni – spiegano da via Pessina – prima dell’eventuale arrivo di migranti presso la struttura indicata dalla Provincia di Como, verranno attivate su indicazione della Prefettura le azioni di verifica degli standard previste dal protocollo, non escludendo – aggiunge l’Asl – la possibilità di attivare sul posto un ambulatorio per periodici controlli sullo stato di salute degli ospiti>.