Zona arancione da lunedì primo marzo in Lombardia. Scattano nuovamente misure più stringenti per il contenimento del contagio. Gli spostamenti sono consentiti liberamente solo all’interno del proprio comune di residenza e diversamente è necessaria nuovamente l’autocertificazione. Resta vietato anche uscire dalla regione. Resta sempre in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5.
I negozi sono aperti, come parrucchieri e centri estetici, mentre bar e ristoranti non possono più servire i clienti al tavolo e resta consentito esclusivamente l’asporto e la consegna a domicilio. Per i bar l’asporto è vietato dopo le 18. Chiudono i musei, che in zona gialla invece erano aperti su prenotazione, ad eccezione del fine settimana. L’attività sportiva è consentita all’aperto, nel proprio comune e in forma individuale, mentre restano chiuse piscine e palestre.
Non sono previsti al momento cambiamenti per la scuola. In classe tutti i bambini del nido, della scuola dell’infanzia, della primaria e delle medie, mentre per le superiori alunni in presenza al 50%. I mezzi pubblici possono essere utilizzati con la capienza del 50%.
Al di fuori del proprio comune, gli spostamenti sono consentiti solo per motivi di lavoro, salute o urgenze che devono essere certificati. I residenti nei paesi al di sotto dei 5mila abitanti possono spostarsi, sempre tra le 5 e le 22, entro i 30 chilometri dai confini del proprio comune ma non per raggiungere un comune capoluogo. E’ possibile raggiungere la seconda casa e resta sempre consentito il ritorno al proprio domicilio, anche in un’altra regione.
Per le violazioni alle norme in vigore per limitare il rischio di contagio sono previste sanzioni da 400 a mille euro, mentre rischia la denuncia penale chi viola la quarantena o si sposta pur essendo positivo al Covid.