Carica virale troppo bassa, impossibile effettuare l’analisi sequenziale per verificare la presenza di eventuali varianti al Coronavirs. E’ stata rispedita al mittente la partita di tamponi inviata la scorsa settimana all’ASST 7 Laghi dalla Fondazione Cà d’Industria Como. La casa di riposo di Rebbio fino a pochi giorni fa è era alle prese con il più grave focolaio della seconda ondata della pandemia.
Il contagio era esploso i primi giorni del nuovo anno e si era rapidamente diffuso tra ospiti e personale della struttura.
Nei giorni scorsi il presidente della Fondazione Cà d’Industria Como, l’avvocato Gianmarco Beccalli, nell’esaminare le possibili cause dell’esplosione del contagio nella struttura per anziani di via Varesina, non aveva escluso nulla, neanche appunto una possibile variante del virus. “Varese ci ha ridato indietro i tamponi – spiega Beccalli – Non sappiamo perché il virus si sia diffuso così rapidamente, certo è che in un ambiente chiuso che ospita le stesse persone il contagio si è diffuso più facilmente”.
Allo stato attuale dei test effettuati sono presenti in struttura 56 ospiti negativi di cui 19 guariti nel corso di questa settimana. Sono 8 gli anziani positivi mentre 6 quelli ricoverati in ospedale. Su 107 dipendenti della struttura, 93 risultano negativi al Covid.
Nel corso della settimana si è verificato un solo decesso. “Continueremo ad effettuare i tamponi molecolari ogni 7 giorni a tutti gli ospiti e ogni 2 giorni al personale non vaccinato e non immunizzato”, si legge nella nota diffusa dalla Fondazione.