“I numeri lo consentono, occorre tornare al più presto in zona gialla per far ripartire anche ristoranti e bar”. È l’appello che arriva dal presidente di Confcommercio Como Giovanni Ciceri che chiede “il risarcimento rapido delle imprese per i danni subiti dall’errata valutazione della zona rossa. “Il ritorno in zona gialla consentirebbe, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza, ad oltre 45 mila imprese della ristorazione di riprendere la propria attività, seppure ancora con la difficoltà dell’orario ridotto. Si tratta di un passaggio fondamentale perché impedire l’attività di somministrazione a bar e ristoranti rappresenta un costo che le imprese non possono più sostenere”, si legge nella nota diffusa dell’Associazione che ha presentato al Cts alcune proposte per la riapertura delle attività di somministrazione. “Il rimpallo delle colpe non ci interessa – sottolinea Ciceri – L’urgenza sono risarcimenti congrui per le imprese che hanno subito una chiusura immotivata”.
“E’ evidente – conclude Ciceri – che se c’è stato un errore da parte di qualcuno, è giusto che venga posto di fronte alle proprie responsabilità. Non si scherza sulla pelle delle imprese. È inaccettabile un danno aggiuntivo che colpisce un mondo imprenditoriale già allo stremo”.
Sulla Lombardia inserita erroneamente in zona rossa interviene anche Confartigianato Como che lancia un interrogativo direttamente agli imprenditori comaschi: “Quanto è realmente costata alle imprese comasche l’ingiusta settimana di zona rossa dal 17 gennaio al 23 gennaio 2021?”, scrive l’Associazione allo scopo di raccogliere dati concreti che misurino realmente gli effetti negativi causati dall’illegittima settimana di zona rossa. “La nostra non è un’iniziativa finalizzata alla sola rivendicazione di un risarcimento adeguato – sottolinea il Presidente di Confartigianato Como Roberto Galli – vogliamo anche denunciare come le penalizzazioni subite dalle imprese in regime di massima restrizione (in tutti questi mesi) generano danni enormemente più grandi e duraturi di quanto la politica comprenda”.