Si è svolto oggi in modalità videoconferenza il Consiglio Direttivo della First Cisl dei Laghi. Al centro dell’incontro, l’operazione tra Intesa Sanpaolo/Ubi e Bper che per numero di dipendenti e presenza sportellare è fortemente radicata nelle province di Varese e di Como. Per entrambi i territori il numero del personale in uscita è notevole (circa 150 persone in Intesa Sanpaolo), a cui si aggiunge la complessa operazione di passaggio di oltre 80 filiali e 700 dipendenti da Ubi a Bper.
Per il Banco Bpm, sono oltre 60 le potenziali uscite di personale (50 su Varese ed una decina su Como). Da questo presupposto nasce la necessità di canalizzare le nuove assunzioni. La preventivata chiusura entro il 30 giugno 2021 di 300 sportelli di cui 105 nella regione Lombardia richiederà una grande attenzione sindacale per poter garantire l’assistenza a imprese e famiglie. Da queste nuove operazioni nasce l’esigenza di seguire con puntualità questa fusione e i relativi impatti sui territori, stante la significativa operosità dei due gruppi nelle province di interesse, che disporranno di 40 filiali e circa 300 dipendenti.
La First del Laghi sta operando sul fronte della tutela dell’occupazione, richiedendo nuovi inserimenti di giovani nelle zone di Varese e di Como, a fronte degli esodi, sia per tutelare i centri deliberativi locali e di eccellenza presenti, sia per rispondere con efficacia alla crisi economica e garantire le potenzialità di rilancio di questi territori.