Ticosa, zona stadio, San Martino, periferie. Pd e Verdi: “Como non ha un progetto politico. Non esiste un’idea di città”.
L’urbanistica è la progettazione dello spazio cittadino. Materia molto delicata: scelte sbagliate o inesistenti possono compromettere lo sviluppo armonico di una città.
In un’amministrazione comunale è una delega molto politica, nel senso più alto del termine. A Como è affidata all’assessore Marco Butti.
La sensazione è che a Como manchi totalmente una visione di sviluppo urbanistico, quel “disegno di città”, condivisibile o no, ma necessario. Ne sono convinte due persone con storie ed estrazioni politiche differenti: Stefano Fanetti, capogruppo del Pd in consiglio comunale, ed Elisabetta Patelli, presidente onorario dei Verdi lombardi, anima ambientalista della città di Como.
“La Ticosa – spiega Patelli – è come un tema consegnato in bianco a scuola: la valutazione non può essere che zero. Manca totalmente un’idea di città. Prima di pensare in modo asettico come “riempire” la Ticosa, servirebbe analizzare i bisogni di Como. E invece non vedo nell’amministrazione alcuna idea. Non vedo capacità e volontà politica. Anche il Parco di San Martino – prosegue Patelli – è un’area incredibile, un polmone verde nel quale potrebbero trovare spazio piccole attività produttive, orti urbani. E invece nulla”. Capitolo secondo: le periferie. “Qui si gioca il futuro della città – dice Patelli – se l’ottica di un’amministrazione è miope, le periferie vengono invase dalla grande distribuzione. E diventano dormitori commerciali. Altri città hanno invece iniziato da tempo a ricucire e valorizzare le periferie, anche con attività sociali. Il Covid deve portarci a ripensare la città in modo sostenibile, con programmazione e prevenzione”.
La mancanza di progettualità, in tema di urbanistica, viene sottolineata con forza anche da Stefano Fanetti. “L’assessore Spallino (predecessore di Butti, ndr) e il sindaco Lucini avevano ben altra idea di città. Almeno – dice Fanetti – ne avevano una, precisa. Non pretendo che l’amministrazione abbia le nostre idee, ma che almeno ne abbia una. Penso alla Ticosa, penso al moltiplicarsi di centri commerciali a Camerlata. Penso anche alla zona stadio, mettere un campo sintetico al Sinigaglia non cambia una virgola per la città. Gli assessori lavorano in ordine sparso, e Como paga il prezzo dell’assenza di un progetto politico”.