Ore decisive per il futuro del Casinò di Campione. Scade domani infatti il termine fissato dal Tribunale di Como per depositare la documentazione aggiuntiva chiesta alla società di gestione della casa da gioco per valutare la possibilità di un eventuale concordato che possa evitare il crack.
Un passaggio fondamentale in vista dell’udienza del primo febbraio del processo bis per il fallimento dopo l’annullamento per vizi di forma della prima sentenza, quella che, nel luglio del 2018, ha portato alla chiusura del Casinò di Campione d’Italia.
Il Tribunale attende di conoscere le intenzioni della casa da gioco e la strada per il risanamento del buco da 175 milioni di euro evidenziato dalla procura di Como. Le ipotesi ancora percorribili sono l’accordo di ristrutturazione del debito e il concordato.
Presentato intanto il bilancio della gestione dei curatori fallimentari, prima che l’annullamento della sentenza riportasse tutto nelle mani degli amministratori della casa da gioco. La somma disponibile sui conti sarebbe di 5 milioni e 610. Dal luglio del 2018 le uscite hanno sfiorato i 2,4 milioni di euro per bollette, assicurazioni, compensi per i professionisti e manutenzione.
I sindacati hanno organizzato intanto per mercoledì un incontro con Comune e casa da gioco per fare il punto della situazione e capire quale potrebbe essere il futuro del Casinò e di fatto dunque anche dell’intero paese.