Telefoni roventi, ieri sera, ai centralini di “Nessun Dorma”, il talk show di Espansione Tv in onda ogni venerdì alle 21: la puntata era dedicata al “pasticcio” dei rimborsi pensioni.
Pochi giorni fa, la corte costituzionale ha cancellato il blocco della perequazione (adeguamento al costo della vita) delle pensioni superiori a tre volte la minima stabilito nel 2011 dal governo Monti.
In altre parole, le pensioni superiori a circa 1.450 euro lordi non erano state rivalutate nel 2012 e nel 2013; soldi che, invece, lo Stato ora dovrà restituire ai cittadini, sotto forma di rimborso.
In studio, ieri sera, Giovanni Pedrinelli, segretario della FNP Cisl dei Laghi, Amleto Luraghi, segretario della SIP Cgil di Como, il commercialista Gianpaolo Corti e Giovanna Tettamanti, direttrice del patronato Inas di Como.
E proprio Giovanna Tettattamanti è stata interpellata decine di volte dai telespettatori nel corso della puntata: pensionati che chiamavano da Como, Milano, Monza e Brescia e volevano sapere, in base alle rispettive pensioni, a quanto ammonterebbe il rimborso.
Su una pensione da poco più di 1.500 euro lordi, ad esempio, è stato calcolato un rimborso di circa 1.100 euro, sempre lordo, che verrà restituito al 100%. Su una pensione lorda da 3.600 euro il rimborso teorico è di circa 3.000 euro; stando alle prime indicazioni provvisorie, su un importo simile verrà però erogato il 60%, anche se si attendono istruzioni definitive sui meccanismi.
La puntata di ieri sera verrà trasmessa in replica domenica alle 17.
Buonasera. Io sono una vostra assidua telespettatrice e, ieri sera, ho inviato una mail chiedendovi se una pensione lorda di 3.600,00 euro avrebbe diritto ad un rimborso. La risposta è stata affermativa; tuttavia io continuo a sentire annunci televisivi dove viene affermato che le pensioni oltre i 3.000,00 euro non solo non verranno indicizzate ma neppure saranno soggette ad esame per eventuali rimborsi.
Potete togliermi il dubbio sul quesito? Vi ringrazio e spero continuate con le vostre trasmissioni in aiuto dei cittadini.
Cordiali saluti: Antonella
Quando è il comune cittadino a dover ubbidire allo stato non ci ne se ne ma.Si deve ubbidire e basta.Invece quando è il governo a dover ubbidire ad una sentenza a favore dei cittadini allora bisogna farci su un pensierino sul da farsi.C’è qualcosa che non torna.Ma la legge non è uguale per tutti,governo compreso?