Nelle ore della polemica – la Lombardia annuncia il ricorso e chiede la sospensione della zona rossa – è utile guardare gli ultimi dati regionali sulla diffusione del virus.
Non una semplice lettura di bollettini quotidiani, ma un’analisi di dati aggregati e soprattutto normalizzati, procedura che nella statistica permette di limitare eccessive escursioni dei valori.
E da questa analisi, emerge come effettivamente i dati lombardi stiano migliorando.
“La curva dei contagi giornalieri normalizzati è in decrescita dal 6 gennaio 2021 (in perfetta linea con il dato nazionale) – scrive il professor Davide Tosi, del dipartimento di Scienze Teoriche Applicate dell’Università dell’Insubria, sulla pagina di divulgazione scientifica Predire è meglio che curare – Non riportiamo il dato dei contagi ogni 100.000 abitanti perché è un indice privo di senso (per abbatterlo basta ridurre il numero di tamponi) Anche la curva % nuovi_casi / nuovi_casi_testati è in rallentamento dal 6 gennaio sempre in linea con il dato nazionale. L’indice Rt regionale nella nostra ultima rilevazione – prosegue Tosi – è pari a 1,05. Al momento 7 regioni italiane hanno Rt superiore a quello lombardo, e nessuna provincia lombarda presenta un Rt superiore a 1,16”.
Second il professor Tosi, anche Terapie Intensive e ospedalizzazioni hanno una performance migliore rispetto al resto dell’Italia.
Sono dati che, al netto del braccio di ferro (anche politico) tra governo e regione, dimostrano come la situazione della Lombardia, numeri alla mano, stia faticosamente e lentamente migliorando.