“Io Apro”: domani, anche a Como, andrà in scena la protesta, organizzata a livello nazionale, dai ristoratori esasperati dalle continue chiusure imposte dal Governo. Le ultime ipotesi ventilate, che prevedono anche il divieto di asporto dopo le 18, hanno fatto esplodere il dissenso della categoria, una delle più colpite dalle misure per il contenimento del contagio. I ristoratori e i baristi che domani aderiranno all’iniziativa, terranno aperti i propri locali e serviranno i clienti al banco e al tavolo, a prescindere dal “colore” del giorno, rispettando soltanto il vincolo del coprifuoco alle 22. Una dimostrazione che, a livello locale, è sostenuta da Confesercenti Como, e che a livello regionale trova l’appoggio del neo assessore allo Sviluppo Economico, Guido Guidesi.
“Ristoranti e bar chiedono di poter tornare a lavorare – ha detto Guidesi – basandosi su quanto era stato deciso fin dall’inizio dal Ministero della Salute e dal Comitato Tecnico Scientifico, che avevano previsto tutta una serie di requisiti e protocolli sanitari per l’intera categoria affinché potessero continuare a operare in piena sicurezza. A questo punto, – ha proseguito l’assessore – c’è da capire se il Governo vuole smentire sé stesso oppure è semplicemente contro i ristoratori. Dall’esecutivo – ha concluso Guidesi – serve programmazione, chiarezza e ristori adeguati e immediati”.
“La linea del governo è quella del Comitato Tecnico Scientifico ed è chiara da mesi. – ha ribattuto il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Massimo De Rosa – Quello che non è chiaro è perché il centrodestra si ostini, in un momento delicato come questo, ad aizzare il comprensibile disagio di alcune categorie, per mero calcolo elettorale”.