Didattica a distanza: il Tar della Lombardia boccia l’ordinanza regionale dell’8 gennaio che chiude le superiori e lascia a casa i ragazzi fino al 25 gennaio.
Il tribunale amministrativo ha accolto il ricorso del comitato ‘A scuola!’ contro la dad al 100% per le superiori. L’ordinanza, secondo i giudici, denota “contraddittorietà” e “irragionevolezza” perché “per contenere gli assembramenti adotta misure incidenti sulla didattica in presenza, rispetto alla quale non evidenzia alcun peculiare pericolo di diffusione epidemiologica”.
Gli effetti pratici di questa decisione, però, rischiano di essere quasi nulli. Secondo il Tar, l’ordinanza deve essere sospesa “nella parte in cui disciplina la didattica a distanza, imponendola al 100%, nel periodo compreso tra i giorni 11 gennaio e 15 gennaio 2021”. Questo periodo, infatti, è ancora coperto dal decreto legge numero 1 del 2021, che ha disposto le lezioni in presenza per il 50% degli alunni. In più, domani si deciderà in che zona verrà collocata la Lombardia, se arancione o rossa. Nel secondo caso è comunque prevista la didattica a distanza per tutte le scuole superiori.
E’ difficile quindi pensare che una scuola superiore faccia tornare gli studenti in aula domani, con il rischio che dal giorno successivo si debba tornare a studiare e insegnare da casa.