L’associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (AIDAA) ha inviato questa mattina il primo di cinque esposti-denuncia relativi ai casi dei cani morti folgorati nei giorni scorsi, dopo essere passati sui tombini che contenevano elettricità. Il primo esposto è stato inviato alla procura di Como è ed relativo alla vicenda accaduta a Monte Olimpino il 29 dicembre, dove un cane di razza beagle è rimasto folgorato mentre passava su un pozzetto di ispezione del palo della luce in cui vi erano due cavi scoperti. Nell’esposto l’associazione animalista chiede alla procura di indagare sulle “responsabilità di omesso controllo della situazione da parte dell’amministrazione sia nella persona del sindaco Mario Landriscina sia nella figure tecniche dirigenziali competenti per settore”.
Inoltre nel suo esposto AIDAA chiede alla procura di verificare i motivi della mancata manutenzione del pozzetto di ispezione in oggetto e punire i responsabili, anche per omesso controllo, per i reati previsti dal codice della strada e per il reato di maltrattamento di animali di cui all’articolo 544 del codice penale con l’aggravante della morte del cane causata da negligenza colposa.