“Si informa che i treni potranno subire ritardi fino a circa 60 minuti, variazioni e cancellazioni per problemi tecnici ai sistemi informatici, che sono in corso di verifica” è il messaggio diffuso da Trenord poco prima delle 6 e un quarto di questa mattina, per i pendolari diretti al lavoro solo l’ennesimo annuncio di una giornata da incubo.
In provincia di Como a subire le ripercussioni peggiori è stata la tratta ferroviaria Milano-Chiasso gravata da numerosissime cancellazioni e pesantissimi ritardi.
“Oggi stanno dando come spesso accade il peggio di loro –commenta il portavoce dei pendolari comaschi Ettore Maroni-. Ma Regione Lombardia cosa dice? Sembra disinteressarsi di un contratto milionario che ha con Trenord. Non basta pagarlo, occorre pretendere che lo rispettino -sottolinea furioso Maroni- ed Rfi riesce a garantire il servizio? Se non è in grado di farlo lasci spazio ad altri. Ogni giorno un guasto”.
Il portavoce dei pendolari conclude lo sfogo con una osservazione: “Già è un periodo complicato, se per andare al lavoro occorre il doppio del tempo necessario diventa pesante. Prima della pandemia davano la colpa ai troppi utenti, ora che siamo in pochi a chi danno la colpa? Una vergogna”.