Mancano pochi giorni alla scadenza del decreto di Natale, valido fino al prossimo 6 gennaio. La Lombardia, così come il resto dell’Italia, è ancora oggi e domani in zona rossa. Tregua per lunedì 4 gennaio, quando tornerà arancione, per poi ritornare blindata il 5 gennaio, prefestivo, e il giorno dell’Epifania. In zona rossa, dunque, misure più stringenti sugli spostamenti e serrande dei negozi abbassate. Restano aperti soltanto gli esercizi che vendono generi di prima necessità. Sarà sempre consentito fare la spesa o andare in farmacia. Chiusi anche bar e ristoranti, dove è consentito soltanto l’asporto, dalle 5 alle 22, e la consegna a domicilio, senza limiti di orario.
Per quanto riguarda la mobilità dei cittadini, nei giorni rossi vengono permessi solamente gli spostamenti per ragioni di necessità, salute e lavoro, che in caso di controllo devono essere dichiarate attraverso l’autocertificazione. Fino al 6 gennaio resta comunque vietato spostarsi in un’altra regione, se non per motivi professionali, di necessità o salute. È però sempre possibile, anche nei giorni rossi, fare visita ad amici e parenti, con alcune regole: a spostarsi devono essere massimo due persone (non sono inclusi i minori di 14 anni), una volta al giorno, nella fascia oraria compresa tra le 5 e le 22, e comunque all’interno della regione.
Lunedì invece, quando l’Italia sarà per un giorno arancione, i negozi resteranno aperti e sarà possibile circolare liberamente, sempre tra le 5 e le 22, all’interno del proprio Comune. Solo asporto e domicilio per bar e ristoranti.
Si attendono le nuove prescrizioni previste dal 7 gennaio, quando tornerà il regime delle fasce regionali, il cui colore verrà definito in base all’aggiornamento dei contagi. La prossima settimana si riunirà la cabina di regia per il monitoraggio regionale, che verifica i dati epidemiologici. Successivamente il governo prenderà le sue decisioni.