L’Italia è tornata oggi in “zona rossa”. Per quattro giorni, misure più stringenti sugli spostamenti e serrande abbassate. Le restrizioni anti contagio diventano più severe.
Chiusi tutti i negozi, tranne quelli che vendono generi di prima necessità. Sarà sempre consentito fare la spesa o fare acquisti in farmacia.
Chiuse anche le sale di bar e ristoranti: è vietata la consumazione al tavolo. Consentita esclusivamente la vendita da asporto, dalle 5 alle 22, e la consegna a domicilio, senza limiti di orario.
Per la mobilità dei cittadini, nei giorni rossi vengono permessi solamente gli spostamenti per ragioni di necessità, salute e lavoro, che in caso di controllo devono essere dichiarate in un’autocertificazione. Fino al 6 gennaio resta comunque vietato (a prescindere dal colore del giorno) spostarsi in un’altra regione, se non per i soliti motivi professionali, di necessità o salute.
È però sempre possibile, anche nei giorni rossi, fare visita ad amici e parenti, entro alcuni parametri: a spostarsi devono essere massimo due persone (non sono inclusi i minori di 14 anni), massimo una volta al giorno, nella fascia oraria compresa tra le 5 e le 22, e comunque all’interno della regione.
Attenzione al coprifuoco, che scatta alle 22 e, solo per il primo gennaio, si estende fino alle 7, due ore in più rispetto agli altri giorni. I trasgressori rischiano multe da 400 euro.
La zona rossa inizia quindi oggi e dura fino al 3 gennaio compresi. Quattro giorni. Poi lunedì 4 gennaio torna la fascia arancione, infine due giorni di zona rossa il 5 e 6 gennaio.