Ultimi tre giorni in zona gialla, ma da oggi e fino al 6 gennaio prossimo sono vietati gli spostamenti al di fuori della regione. Oggi, domani e mercoledì la Lombardia resterà ancora zona gialla, mentre dalla vigilia di Natale scatteranno le nuove restrizioni previste dall’ultimo decreto legge varato proprio per frenare il contagio nel periodo delle festività.
Fino a mercoledì, come accaduto dall’entrata della Lombardia in zona gialla, sarà possibile spostarsi liberamente anche fuori dal proprio comune. Non è più possibile però uscire dalla regione se non per comprovati motivi di lavoro, salute o urgenze che devono sempre essere certificati. Vietato anche andare nella seconda casa, a meno che non sia all’interno della regione. Bar e ristoranti sono aperti fino alle 18, mentre i negozi possono lavorare fino alle 21. Aperti parrucchieri e centri estetici. Dalle 22 alle 5 resta sempre in vigore il coprifuoco.
In questi tre giorni negozianti e ristoratori sperano in un buon afflusso di persone prima delle nuove, pesanti restrizioni che scatteranno dal 24 dicembre. Dalla vigilia di Natale all’Epifania tutta l’Italia tornerà zona rossa nei festivi e prefestivi, mentre sarà arancione nei restanti giorni.
Le regole della zona rossa prevedono il divieto di qualsiasi spostamento se non per motivi di salute, lavoro e necessità, da motivare con autocertificazione. Restano chiusi negozi, centri estetici, bar e ristoranti, che potranno lavorare solo per l’asporto e le consegne a domicilio. Aperti invece supermercati, farmacie, edicole, parrucchieri e barbieri, lavanderie.
Il decreto legge prevede però, anche nei giorni rossi, la possibilità di ricevere a casa due persone più eventuali bambini fino a 14 anni. E’ possibile spostarsi una sola volta al giorno e verso un’unica abitazione privata. E’ sempre possibile raggiungere la seconda casa se è all’interno della regione.
Nei giorni arancioni, il 28, 29 e 30 dicembre e il 4 gennaio sarà possibile muoversi liberamente nel proprio comune e saranno aperti tutti i negozi e anche i centri estetici. I residenti nei comuni fino a 5mila abitanti potranno uscire dal paese e spostarsi per un massimo di 30 chilometri, ma non nei comuni capoluogo. Restano chiusi bar e ristoranti, ad eccezione di asporto e consegna a domicilio.