Aumenti in vista per la tassa sui rifiuti (Tari) a Como ed è subito scambio d’accuse sul fronte politico.
Da una parte Civitas, il cui uomo di riferimento è l’ex assessore all’Ambiente Bruno Magatti, dall’altra l’attuale titolare della delega, Marco Galli.
In una nota oggi il gruppo d’opposizione ha chiarito come il consiglio comunale di Como abbia approvato il nuovo piano economico finanziario per l’anno 2020, aggiornandolo alle nuove regole introdotte da ARERA (l’Autorità di Regolazione dell’Energia, Reti e Ambiente). “Senza alcuna implementazione della qualità del servizio e a fronte di un anno segnato dalla pandemia – si legge – la novità per i cittadini è un deciso aumento pari al 2,5% (che sommato all’1,5% dei due anni passati sale, da quando c’è questa giunta, a un insopportabile +4%)”. Viene poi tracciato un quadro ancor più complesso e che riguarda il fronte di coloro che non pagano: il documento approvato – viene spiegato – prevede fin d’ora la cifra di oltre 600mila euro, indicati come “costi relativi alla quota di crediti inesigibili” che viene spalmato su tutti i contribuenti paganti. “Su un costo complessivo di oltre 13milioni e 700mila euro questa voce pesa il 4,4%” dice ancora Civitas, che chiude con un duro attacco a sindaco e assessori.
“Questa situazione è figlia dell’inerzia politica della Giunta Landriscina. Siamo di fronte all’ennesima certificazione di pochezza politica e a pagarne, oggi, sono i cittadini di Como”.
A rispondere alle accuse e a passare al contrattacco è l’assessore Galli: “La situazione è figlia soprattutto dell’aumento dei costi di smaltimento” – chiarisce e poi aggiunge “L’attuale contratto è stato fatto proprio da chi oggi critica e mi sorprendono certe dichiarazioni anche dopo tutte le spiegazioni che ci sono state richieste e che abbiamo fornito in aula”.
Quindi un’ulteriore precisazione: “Questo aumento del 2,5% sarà spalmato sul prossimo triennio pertanto diventerà poco più dello 0,80% all’anno, su una quota di 100 euro, per fare un esempio, parliamo di meno di un euro di aumento”. “Capisco che possa comunque pesare e capisco anche la politica e il gioco delle parti, ma alcuni attacchi – conclude – mi sembrano gratuiti”.