“Da domenica la Lombardia sarà ufficialmente zona gialla. Questa mattina il ministro Speranza mi ha informato che, come per le volte precedenti, venerdì firmerà l’ordinanza, sabato sarà pubblicata e domenica entrerà in vigore”.
Il governatore regionale Attilio Fontana anticipa su Facebook la notizia che tutti i lombardi attendevano per venerdì: la regione diventerà gialla a partire da domenica.
Ciò significa che, in base agli ultimi dati sull’epidemia, sulla saturazione degli ospedali e sugli altri parametri (venti in totale) utilizzati per classificare le regioni, la Lombardia viene considerata una zona a rischio “moderato”, e non più “sostenuto”.
Un cambio di colore che permetterà ai cittadini e agli esercizi commerciali di recuperare alcuni spazi di manovra. A partire da domenica anche in Lombardia sarà consentito muoversi dalle 5 alle 22 senza necessità di motivare lo spostamento. Dopo il coprifuoco gli spostamenti dovranno invece essere giustificati da motivi di necessità, salute o lavoro. Novità anche per la pratica sportiva amatoriale: podisti e ciclisti, ad esempio, potranno correre o pedalare al di fuori del proprio comune. E ancora, bar e ristoranti potranno servire clienti al tavolo dalle 5 alle 18, mentre di sera rimarrà comunque consentito l’asporto.
L’elemento più importante è tuttavia l’apertura dei confini regionali (solamente verso altri territori “gialli”), a partire da domenica e per una settimana. Dal 21 dicembre al 6 gennaio, infatti, secondo quanto previsto dall’ultimo Dpcm, non ci si potrà spostare nemmeno tra regioni gialle.
Le piccole libertà riguadagnate, a partire da domenica, daranno parziale sollievo sia al tessuto economico, sia al morale dei cittadini. “Il trend dei numeri in Lombardia si conferma in diminuzione sia per quanto riguarda la circolazione del virus, sia per i ricoveri nei reparti ordinari che intensivi”, ha aggiunto Fontana nella sua comunicazione, precisando però che, anche in zona gialla, sarà fondamentale essere prudenti: “Esorto tutti a continuare su questa strada di responsabilità quotidiana che consente di tenere sotto controllo il virus”.