Servizi a rischio domani, per lo sciopero della pubblica amministrazione proclamato dai sindacati Cgil, Cisl e Uil.
Alla base della protesta, la necessità di “rinnovazione dell’amministrazione pubblica” e rivendicazioni salariali e contrattuali.
I sindacati chiedono poi la stabilizzazione dei precari, lo sblocco del turnover, e una maggiore attenzione alla sicurezza sul luogo di lavoro, alla luce dell’emergenza sanitaria.
Uno sciopero proclamato il 9 dicembre, giorno successivo al festivo dell’Immacolata, inevitabilmente ha suscitato polemiche e forti dibattiti.
Ad esempio il presidente del consiglio regionale della Lombardia, Alessandro Fermi, ieri ha definito l’iniziativa “inopportuna e fuori contesto”.
Ciò detto, domani i cittadini – data l’ampiezza della platea potenzialmente coinvolta nello sciopero – potrebbero trovarsi a subire numerosi disagi.
Trasporti quindi a rischio (sia autobus, sia treni), fatte salve le fasce di garanzia, ma anche attività scolastiche e sportelli degli uffici pubblici. Il Garante, pur nel rispetto del diritto allo sciopero, ha invitato a contenere i disagi, soprattutto nel settore della sanità.
Attenzione poi a un altro sciopero: dalla sera di lunedì 14 dicembre fino alla mattina di giovedì 17 dicembre incroceranno le braccia i gestori delle pompe di benzina della rete ordinaria e autostradale.