Tamponi positivi sotto quota 30% e casi positivi in calo sul territorio lariano. Il bollettino con l’aggiornamento sulla pandemia nella settimana dal 19 al 25 novembre, presentato oggi dall’Ats Insubria, mostra dati incoraggianti.
“A fronte di un numero di tamponi ancora in aumento scende il tasso di positività e i contagi frenano – dice Giuseppe Catanoso, direttore sanitario dell’Ats Insubria – I nuovi positivi accertati sul territorio sono 17.880, ma il dato scende ulteriormente se dal totale togliamo i pazienti Covid già accertati che effettuano il test di controllo e risultano ancora positivi”.
“E’ importante non considerare i dati del singolo giorno ma dell’intera settimana – aggiunge Catanoso – perché i numeri quotidiani risentono molto dei tempi di comunicazione dei dati dei singoli laboratori.
In forte crescita il numero dei guariti, mentre il totale delle persone attualmente positive, che aveva superato quota 30mila nell’ambito del territorio dell’Ats Insubria è ormai in calo costante dal 20 novembre scorso. “Il numero dei nuovi casi complessivi è in diminuzione e questo è il dato più significativo, mentre diminuisce la pressione sugli ospedali”, conferma Catanoso.
Potenziato anche il sistema di tracciamento tramite l’invio di un Sms ai pazienti positivi e ai contatti stretti segnalati dagli stessi malati Covid. “E’ fondamentale rispondere tempestivamente e in modo completo al messaggio dell’Ats – esorta Catanoso – La copertura del tracciamento è arrivata al 74% grazie a questo sistema e questo è fondamentale”.
Incrementati anche gli spazi per effettuare i test. “In via Castelnuovo stanno diminuendo gli accessi per i test rapidi legati alla scuola perché i casi sono in calo e andremo dunque verso una riduzione degli orari – spiega Marco Magrini, coordinatore Covid dell’Ats Insubria – Al contempo però con due nuove tende allestite con il centro operativo comunale di Como arriveremo a cinque postazioni per i tamponi molecolari. Potremo garantire fino a 1000-1200 tamponi al giorno e questo ci permetterebbe anche di fronteggiare un eventuale ulteriore aumento a gennaio”.