La Lombardia da domani potrebbe passare da zona rossa a zona arancione: atteso a breve il nuovo report dell’Istituto superiore di sanità che potrebbe confermare quanto auspicato negli ultimi giorni dal presidente Attilio Fontana, seguito ieri dall’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, secondo i quali i dati legati alla diffusione del contagio, permetterebbero di uscire dalla zona rossa, anche se –nel caso- aveva precisato Gallera, “Non dovrà essere un “liberi tutti””: pena il rischio di una pericolosa ripresa della corsa del virus.
Ma quali sono i cambiamenti legati al passaggio di colore?
Il più importante, previsto dalla zona arancione è sicuramente la possibilità di muoversi liberamente e senza autocertificazione sempre nei confini del comune dove si vive entro gli orari del coprifuoco: dalle 22 alle 5.
Resta il divieto di spostarsi fuori dal proprio comune e dalla regione salvo che per comprovati motivi di salute, lavoro o necessità. Per quanto riguarda le attività commerciali, rimangono chiusi al pubblico, anche nel caso di passaggio a zona arancione, bar pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie -ad esclusione delle mense e del catering- che possono continuare a effettuare esclusivamente servizi d’asporto fino alle 22 e a domicilio; potranno però riaprire i negozi di tutti i tipi, compresi quelli di estetica, e i centri commerciali che resteranno comunque chiusi nei giorni festivi e prefestivi. Riguardo alle scuole: istituti superiori e professionali proseguono con la didattica a distanza al 100%, mentre alle medie, le lezioni tornerebbero in presenza anche per gli allievi di seconda e terza.
Restano invariati i trasporti pubblici -il limite di capienza resta del 50%-, mentre restano chiusi teatri, cinema, piscine e palestre.