Museo del Ghisallo, tempi di bilanci per questo 2020 contrassegnato dalla pandemia. In totale sono state registrate 5.391 presenze. Tra queste, 4.311 riconducibili a cittadini italiani. Tra gli stranieri soprattutto turisti provenienti da Germania, Olanda, Francia, Inghilterra con un’affluenza maggiore durante i mesi estivi di agosto, settembre, luglio e ottobre. Un lato positivo è dato dalle visite dei connazionali, che corrispondono a un 80% sul totale. Una naturale controtendenza generata dalle limitazioni e restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria. Da segnalare anche l’afflusso di alcuni vacanzieri originari dello Sri Lanka, della Colombia o dell’Estonia. Va detto, che l’edizione di quest’anno, potrebbe essere definita quella della resilienza.
La stagione museale espositiva è ferma ma il Museo del Ghisallo non chiude mai. Ora tutte le energie sono concentrate per i progetti futuri. «Sarà un 2021 ancora più che mai in onore del nostro fondatore Fiorenzo Magni – afferma Carola Gentilini, direttrice del Museo, in una nota sul sito dello stesso Ghisallo – e sarà un tributo lunghissimo che va oltre il Centenario».
«Del resto – continua il presidente della Fondazione Antonio Molteni – Fiorenzo Magni non ha mai voluto che si pensasse ad un Museo a lui dedicato, perché questo luogo doveva celebrare tutti i ciclisti e i campioni, ma il tributo al Leone delle Fiandre, scattato nel suo Centenario, ci permette in qualche modo di soddisfare l’esigenza di dare spazio al racconto che la carriera agonistica e umana di Fiorenzo ha tracciato lungo proprio cento anni di ciclismo. Ci abbiamo messo il cuore, in un anno difficile come questo ma il risultato è stato magnifico.»