Una lettera di saluto è arrivata dalla senatrice Liliana Segre in occasione della prima lezione del Master in Psicotraumatologia dell’Università dell’Insubria che si è tenuta questa mattina sulla piattaforma Teams, inizio di un percorso di formazione specifica per la cura delle ferite del corpo e dell’anima ideato dal presidente della Scuola di Medicina dell’ateneo Giulio Carcano e diretto dal professore Marco Bellani e da Daniela Borgonovo, Procuratore della Repubblica di Varese.
«La mia esperienza esistenziale – ha scritto Segre nella lettera – ha una peculiarità che può incrociare i temi del vostro meeting: essere stata tanto vittima di qualcosa di atroce, quanto in qualche modo taumaturga di me stessa, dovendomi accudire da sola nella lotta per la sopravvivenza ad Auschwitz. Una cura di sé affatto straordinaria, quella della vittima che doveva salvare la vittima».
Al master sono iscritti avvocati, poliziotti, medici, psicologi e assistenti sociali di Varese e di Como, ogni giorno in prima linea per prevenire e contrastare la violenza in tutte le sue forme.
La senatrice si è rivolta con la sua lettera direttamente ai partecipanti del corso. Le parole della superstite dell’Olocausto sono state lette con emozione da Silvia Nanni, coordinatrice dell’Ufficio Fasce Debolidella Procura della Repubblica di Varese. «Auguro naturalmente a tutti voi di non aver mai a che fare con pazienti traumatizzati a questo modo, ma al tempo stesso che vi sostenga sempre, nel vostro lavoro e nella vostra vita, una massima del Talmud dal valore universale: chi salva una vita salva il mondo intero».