Sono quasi tutte madri, più della metà è di nazionalità italiana, hanno tra i 35 e i 44 anni e per la stragrande maggioranza di loro la violenza è avvenuta per mano del marito, dell’attuale compagno o dell’ex partner. Per circa il 10% è stato necessario attivare il pronto intervento. E’ la descrizione delle donne che si sono rivolte al Centro Antiviolenza di Como, in totale 161 dall’inizio dell’anno alla fine di ottobre. Praticamente 16 al mese, 4 alla settimana. Dati ai quali si deve aggiungere chi non ha ancora trovato il coraggio di chiedere aiuto.
I numeri, forniti alla vigilia della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, descrivono una realtà fatta, come detto, di madri, 92 hanno figli minori.
Vite diverse, accomunate da sofferenza e angoscia spesso tra le mura di casa. In 22 hanno proseguito il loro percorso iniziato negli anni precedenti. Gli altri casi sono emersi a poco a poco, in un anno non semplice contrassegnato dall’emergenza Covid, dal lockdown, dalla crisi economica, in cui situazioni già precarie spesso sono degenerate.
In questi 10 mesi del 2020, per 15 donne è stata attivata la procedura di Pronto Intervento, cioè la collocazione in una struttura di accoglienza per i primi 5 giorni di emergenza, a cui fa seguito la possibilità di andare in una Casa Rifugio o un’altra soluzione sulla base di un progetto che viene elaborato dalle professioniste del Centro. L’inserimento in pronto intervento può essere disposto, allo stato attuale, dalle Forze dell’Ordine, e dai servizi sociali del Comune di residenza della donna.
Domani, anche se non sarà possibile organizzare eventi in presenza per questa ricorrenza, vengono proposte alcune iniziative con l’obiettivo di sensibilizzare, prevenire, contrastare e divulgare i riferimenti a cui ci si può rivolgere in caso di necessità. E’ in programma un incontro online con gli studenti dell’istituto Jean Monnet di Mariano Comense durante il quale verranno proiettati anche i tre spot del regista Paolo Lipari con le testimonianze di alcune vittime che hanno avuto il coraggio di denunciare.
Sempre domani sarà colorata di rosso una panchina lungo la passeggiata di Villa Olmo con una targa donata da Soroptimist International d’Italia Club Como. Un’altra panchina donata dalla classe 1960 de La Stecca sarà, invece, collocata in vicolo Santa Caterina, collegamento pedonale tra viale Masia e via Borgo Vico vecchia.
La fontana di piazza Camerlata, quella di Villa Geno e il monumento Life Electric per la ricorrenza stanotte saranno illuminati di rosso.
Le donne che avessero bisogno di aiuto possono rivolgersi al Centro Antiviolenza della Rete, Associazione Telefono Donna, al numero verde 800 166 656 oppure allo 031 304585. Per chi avesse necessità si possono stabilire degli incontri nel rispetto delle disposizioni sanitarie.